La storia

Gagliano Aterno è ubicato nella parte sud della catena montuosa del Sirente, in zona ricca di boschi di faggio e di pino che, con il loro verde di gradazioni diverse, fanno da meraviglioso sfondo al paese, adagiato su un colle degradante verso la valle Subequana.Sovrasta il paese un Castello medioevale.

Le sue origini si perdono nella notte dei tempi. Si ha però motivo di ritenere che esse siano legato al pagus superaequano Boedinus o Balianum, da cui (Balianum) è derivato anche il nome di Gallianum prima, trasformatosi in Gagliano poi. Più tardi a questo fu aggiunto quello di Aterno, per la sua vicinanza al fiume omonimo e per distinguerlo da altri comuni dallo stesso nome.

Nel secolo XI, risulta costruita la chiesa di S. Rocco, e ciò dimostra la vitalità di questo centro che, ancora nel 1276, viene dichiarato castrum, forse per differenziare un centro territoriale tra la civica e i raggruppamenti rurali.

I primi fondatori di Gagliano Aterno furono i de Aquila, che furono anche i primi costruttori del castello.
Storicamente Gagliano Aterno è stato un centro molto importante il cui valore era testimoniato dalla presenza del monastero di Santa Matteo, da quello di S. Scolastica e quello di S. Maria le cui pietre furono usate per la costruzione della chiesa di S. Martino; nel secolo IX risulta edificato un monastero benedettino il quale, in seguito, fu inglobato, per alcune strutture, dal successivo convento di S. Chiara. E a proposito di tale convento si può sicuramente asserire che fu tra i primi e più antichi conventi di Clarisse dell’Abruzzo.

L’importanza a cui pervenne il convento S.Chiara è documentata anche dalla lettera che Sancha, regina del Regno di Napoli, consorte di Roberto d’Angiò, scrisse nel 1326 ad Isabella d’Acquaviva, contessa di Celano, raccomandando la sua protezione per il convento.

Nel 1328 fu costruito, o sarebbe meglio dire ampliato, il Castello di Gagliano Aterno per volontà di Isabella d’Aquino, discendente dei de Aquila per parte materna. La stessa Isabella d’Acquaviva fece costruire la fontana medioevale nel 1344 mentre edificò la primitiva chiesa di S. Martino, a navata unica, in seguito portata a tre navate per desiderio di jacobella nel XV secolo; i due stemmi apposti sul portale trecentesco, quello degli Acquaviva, con il leone rampante, e quello dei conti di Celano, uno scudo con banda, confermano questi interventi.
In seguito, i piccolomini adattarono il castello alle nuove esigenze militari, aggiungendo due cerchie di mura difensive ed altri impianti, sempre di difesa. Gli stemmi dei Barberini Colonna, degli Sciarra e dei Lazzaroni, esposti nel cortile del castello, documentano la vita di Gagliano Aterno.
L’importanza dell’insieme dei monumenti e delle opere d’arte di questa cittadina è data dal Castello, dalla fontana medioevale, dalla chiesa di S Martino, dal monastero di S. Chiara, dalla chiesa della madonne delle Grazie, da quella di San Giovanni Battista e, per ultimo, da quella di S. Rocco.

Si tratta di un insieme di strutture di notevole interesse per la conoscenza del valore sociale e religioso dell’insediamento che, oltretutto, è riuscito a conservare in buono stato i suoi profili originari anche in funzione della sua architettura e delle sue opere d’arte.

FONTI : Danilo Allega, Gagliano Aterno –la storia- i monumenti – il folklore, 1977; Renzo Mancini, Viaggiare negli Abruzzi,Textus Ed., 2004

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